• APERTURA:  DOMENICA

    La storia

    Villa Medici del Vascello cattura da subito l’attenzione per magnificenza e unicità, riunendo in un unico colpo d’occhio le austere forme dell’architettura fortilizia medievale e i raffinati elementi propri delle ville nobiliari extraurbane, di cui rappresenta uno degli esempi più interessanti della Bassa Lombardia.

    Ricca di storia e impreziosita dal rigoglioso parco-giardino all’inglese adiacente, è stata acquistata dal Comune di San Giovanni in Croce nel 2005, in seguito restaurata e salvata dal degrado causato da un lungo periodo di abbandono, e, a partire da maggio 2014, aperta al pubblico.

    Eretta nel 1407 come rocca difensiva, già a partire dalla seconda metà del ‘400 fu avviata a quel lento processo di trasformazione che la portò a diventare una vera e propria residenza nobiliare di campagna. I primi segni della mutata destinazione d’uso furono impressi da un’illustre padrona di casa, Cecilia Gallerani, la celebre Dama con l’ermellino magistralmente ritratta da Leonardo Da Vinci nel 1489. Donna di grande fascino e raffinata intelligenza, a San Giovanni in Croce Cecilia animò una piccola corte rinascimentale, ospitando e intrattenendo artisti e letterati del Rinascimento lombardo.

    Il periodo di massimo splendore giunse nel XIX secolo, quando Giuseppe Soresina-Vidoni, principe dell’Impero Austriaco, fece realizzare l’ampio parco che si sviluppa adiacente alla Villa per una superficie di 12 ettari. Si tratta di un giardino all’inglese, secondo la moda del tempo, improntato all’originalità, dove trovano collocazione un laghetto panoramico dalle forme sinuose e vari edifici in stili differenti. Il parco è un vero gioiello per gli appassionati di botanica e non solo: molteplici le specie arboree e arbustive presenti, tra cui alcune piante esotiche tra le prime importate in Europa, che hanno saputo creare l’habitat ideale per una fauna variegata.

    Salvata da un degrado che ne avrebbe causato la distruzione, Villa Medici del Vascello e il suo parco sono oggi riportati in vita insieme al fascino della loro storia e all’amore per l’arte e la bellezza: una grazia per gli occhi, la mente e il cuore.